La Carbossiterapia antalgica viene utilizzata per la cura del dolore acuto e cronico, sfruttando l’effetto analgesico e curativo della CO2.

La terapia consiste nell’infusione di questo gas tramite piccole iniezioni in punti specifici variabili a seconda della patologia con un’azione di ossigenazione diretta della zona trattata che dà un immediato sollievo.
E’ molto efficace anche trattare i cosiddetti “Trigger Point“, punto preciso ben circoscritto individuato come centro di iperirritabilità, spesso responsabili del dolore stesso.
Si individua con la pressione e determina dolore intenso che causa la smorfia facciale o la retrazione della parte stimolata.

L’azione analgesica della CO2 è stata dimostrata essere molto efficace in quanto aiuta il paziente a ridurre sensibilmente l’uso di sostanze farmacologiche che potrebbero creare controindicazioni importanti.

Le principali indicazioni per questa terapia sono:

  • Dolori muscolo-scheletrici
  • Artrosi in fase iniziale
  • Tendinopatie (tendiniti)
  • Patologie di natura reumatica
  • Sindrome del Tunnel Carpale
  • Epicodilite Cervicalgie
  • Lombosciatalgie
  • Gonalgie
  • Sindrome di Raynoud
  • Psoriasi
  • Contratture

Il trattamento del dolore con la Carbossiterapia avviene con l’obiettivo di riequilibrare le condizioni metaboliche locali sfruttando l’aumento di ossigenazione dei tessuti.
Questo principio viene sfruttato anche in tutti i casi di trattamenti legati alle infiammazioni tendinee e legamentose. E’ da considerarsi inoltre di ottimo supporto alla fisiokinesiterapia.

La frequenza delle sedute è bisettimanale per 2 o 3 settimane, poi settimanalmente.

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